É una storia non tradizionale del Risorgimento che, partendo dalla situazione reale degli Stati della penisola (i cosiddetti 'Stati pre-unitari') segue il percorso delle vicende politiche fondamentali di un secolo e mezzo, per verificare se l'unità d'Italia, considerata dalla storiografia ufficiale un dato certo e acquisito, si sia effettivamente realizzata. Il testo dimostra che detta unità, nei fatti, non si è ancora realizzata. Non a caso, e a scanso di equivoci, l'autore conclude l'esposizione facendo suo un aforisma di Pino Caruso che recita così: «Sono per l'unità d'Italia e spero che si faccia».
Il lavoro d'indagine, svolto dall'autore anche su materiale d'archivio e testi rari, dimostra altresì che per fare rigorosamente storia bisogna non cadere nella trappola del mito e delle manipolazioni.
Francesco Piazza. Biografia
Coerente con la mia attività di docente di storia negli Istituti superiori, per molti anni ho pubblicato saggi su Giolitti, Luzzatti, l'antisemitismo, la questione adriatica, la brigata partigiana Piave.
Una volta andato felicemente in pensione, ho sentito il bisogno di non limitarmi a narrare la storia, ma anche inventare delle storie; così è nato il mio primo romanzo, in parte autobiografico, Totò l'istriano di Palermo.
Le mie più recenti produzioni sono tre e-book pubblicati su Amazon: il saggio storico L'Italia? Nata male e cresciuta...ecc.(2014), il romanzo giallo etnico La scomparsa dell'avvocato (investigatore il cap. dei Carabinieri Giuseppe Spigariol, che sarà protagonista di altre indagini nei prossimi romanzi) (2015), la biografia politica Ferdinando II di Borbone (2016).
Sono un attempato signore nato in Sicilia (nel lontano 1946), residente nel Veneto da più di quarant'anni e padre di due figli. Divido il mio tempo tra il Veneto, la Sicilia e Trieste, dove svolgo il piacevole compito di coccolare la mia nipotina.
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