L’architettura moderna nasce dalla sovrapposizione di due grandi «rivoluzioni»: quella tecnologica, che conduce all’introduzione di nuovi materiali – soprattutto calcestruzzo e acciaio – nella costruzione dell’edilizia corrente, e quella figurativa, in cui è preminente il ruolo delle avanguardie novecentesche che nella pittura hanno già messo in crisi quella spazialità prospettica e tridimensionale tramandata invariata fin dal rinascimento. Ma l’architettura moderna nasce soprattutto dalla risposta ad un interrogativo: qual è lo stile dell’architettura della «Prima età della macchina»? In questo libro la parabola dell’architettura moderna viene ricostruita attraverso l’opera di quattro protagonisti, scelti per raccontare quattro «paradigmi» che rappresentano nodi problematici anche per l’epoca contemporanea: Le Corbusier per il paradigma dell’innovazione; Mies van der Rohe per quello della costruzione; Terragni per quello della sovversione del linguaggio; Niemeyer per quello del globale vs locale.