Il libro, autobiografico, è il resoconto di un viaggio di lavoro. Il protagonista da Milano raggiunge, passando per Trieste, Rijeka e poi Zagreb, per il rinnovo di un importante contratto tra un'azienda italiana e una croata. Questa vicenda è solo in apparenza normalissima, in realtà è molto particolare, poiché si tratta di un'esperienza dalle due facce: da una parte un viaggio esteriore, in uno spazio concreto, ben determinato, dall'altra un viaggio interiore, nell'abisso della mente, nei pensieri. Questi due aspetti sono complementari e l'un dall'altro acquistano senso e potenza: il viaggio esteriore, accanto ad aspetti piacevoli, pone qualche problema, obbliga il protagonista a scelte a volte difficili, e il viaggio interiore controlla e tranquillizza, calma l'agitazione che il mondo esterno può provocare nell'io, e permette decisioni serene. E' proprio questo duplice aspetto che rende il libro affascinante. Marta Tombolini