Una ricostruzione storica delle abitazioni contadine ormai quasi scomparse con immagini da opere pittoriche d’epoca e le fotografie degli ultimi esemplari rimasti.
Inserto ‘Album dei Ricordi” con 22 fotografie d’epoca. Disegni di Orfeo Tamburi.
Prefazione di Maria Grazia Ciardi Duprè Dal Progetto.
Dedicare ricerche e studi ai casoni veneti, e cioè alla forma più umile e povera della casa contadina, potrebbe sembrare una facile concessione al gusto dei tempi per l’antropologia sociale. Niente di tutto questo, perché Paolo Tieto ha compiuto sotto un profilo rigorosamente storico e artistico questo lavoro, che ha del resto avuto una nascita ‘accademica’, perché è stato oggetto di una tesi di perfezionamento di storia dell’arte della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Firenze nell’ambito del mio insegnamento, con la correlazione del Dott. Alessandro Guidotti e del Prof Carlo Cresti della Facoltà di Architettura della stessa Università.
Ammirando i casoni che il Tieto è riuscito a scoprire e a catalogare, si prova un senso di meraviglia e di sdegno per lo scarso numero dei sopravvissuti, che emerge controllando i dati statistici precedenti che l’Autore ha riportato. Tanta inconsulta distruzione stata determinata non soltanto dall’abbandono delle campagne a seguito del forte processo di industrializzazione intrapreso dall’Italia, ma anche dalla scarsa coscienza della necessità di salvare una cultura artistica, evidentemente considerata poco interessante. Maggiore deve essere la nostra riconoscenza per le fatiche intelligenti di Paolo Tieto, e sotto un duplice profilo: scientifico e civile.
L’opera di salvaguardia che egli ha compiuto è preziosa anche perché dai pochi ma begli esemplari di casoni rimasti possono venire sollecitazioni e speranze per la ricostruzione di nuclei sociali che sappiano nuovamente esprimere analoghi e non meno elevati livelli di cultura materiale.