Il miracolo della vista, e del suo recupero, nel monologo interiore di uno dei più grandi intellettuali del nostro tempo. Con il commento a china del vignettista di “Le Monde Diplomatique”.
“Se le porte della percezione fossero purificate, tutto apparirebbe all’uomo come in effetti è, infinito”
William Blake
“Nelle lettere inglesi contemporanee John Berger sembra non avere uguali. È dai tempi di D.H. Lawrence che non esiste uno scrittore capace di riservare altrettanta attenzione al mondo dei sensi rispondendo agli imperativi della coscienza”
Susan Sontag
“Nella sua incessante opera d’invenzione, Selçuk usa spesso parti del corpo in modi asciutti e tipicamente turchi – non protestanti, non mediterranei – come se la commedia della condizione umana fosse lì nel corpo umano, nella malinconia dell’anatomia”
John Berger