Alberto Sordi, balilla, in udienza dal duce; Monicelli rifiuta Brigitte Bardot; Dino Risi accede alla corte del Liechtenstein con la tessera del tram; Valentina Cortese lascia Hollywood insidiata da Zanuck; Ermanno Olmi tra i martiri di Loreto; Zeffirelli a lezione di “mistica comunista”; Manfredi canta “Tre per tre Nava”; Comencini censurato da Andreotti; Andreotti esaltato da de Laurentis; De Laurentis, un gigante per Ugo Pirro. Dalla biografia alla storia, dalla vita al film, l’avventura della cultura e del cinema italiani raccontata dai protagonisti, registi, attori, produttore, sceneggiatori, direttori della fotografia, musicisti, press-agent chiamati all’appello come i sopravvissuti di una comunità irripetibile che ha radicalmente indirizzato, se non deciso, l’identità artistica della Repubblica. Il cinema muto e la Belle Èpoque, il fascismo e i “telefoni bianchi”, i primi divi, i colossal di Cinecittà, guerra e Resistenza, neorealismo e maggiorate, intellettuali e commedia all’italiana, Sessantotto e Mostre di Venezia, la televisione e il cinema, l’arte e il mercato. Eventi storici, personaggi, film, si richiamano da un testo all’altro in un divertente mosaico sullo sfondo del ‘900. Una voce “fuori campo”, accordata all’età e alla sensibilità artistica dei protagonisti, suggerisce, per ogni testimonianza, lo sfondo emotivo della memoria e del vissuto. Un romanzo corale da consegnare alle generazioni presenti e future. Un libro “del tempo” che agisce “nel” tempo.