Prefazione di Pietrangelo Buttafuoco
Dopo il crollo dei regimi in Egitto e Tunisia, la guerra civile in Libia e la sensazionale uccisione di Osama Bin Laden, in tutto il mondo si torna a parlare con insistenza di islam. Per raccontare in modo nuovo, rigoroso e appassionante, la ricchezza e la profondità della cultura musulmana, al riparo dal diffuso pregiudizio occidentale, Angelo Iacovella, esperto di lingua e letteratura araba e fine islamista, ha raccolto 101 storie vere, leggende, aneddoti bizzarri ed episodi tratti dalle fonti originali. Sono storie apprese in terra d’islam, racconti ascoltati davanti al paesaggio mozzafiato di un deserto o alle rovine di una vecchia moschea, o riscoperte negli antichi testi. Che cosa lega Romeo e Giulietta alle fiabe beduine? E i vampiri alle piramidi egizie? Esiste un filo rosso tra Dante Alighieri e il Libro della Scala di Maometto? Queste e altre curiose domande troveranno risposta tra le pagine di un libro che ha l’ambizione di «istruire dilettando», secondo un binomio che fu caro ai letterati arabi del Medioevo e al quale l’autore ha voluto ispirarsi.
Angelo Iacovella
(Roma, 1968) è docente di lingua e letteratura araba presso la Libera Università IUSPIO di Roma. Medievista di formazione, attualmente si occupa di storia della letteratura mistica arabo-musulmana. Ha insegnato presso l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale e negli atenei della Calabria, di Roma (la Sapienza) e della Tuscia. Autore di saggi e monografie sulla civiltà musulmana, ha pubblicato, tra l’altro, L’epistola dei settanta veli di Muhyî al-Dîn Ibn ‘Arabî, Il pettine e la brocca. Detti arabi di Gesù, Il concerto mistico e l’estasi di Abû Hâmid al-Ghazâlî. Ha inoltre curato, in collaborazione con Alberto Ventura, il volume miscellaneo Il fondamentalismo islamico.