Si può decidere di cambiare a qualsiasi età, anche a 40 anni: Francesca Sanzo, autrice e protagonista di questa storia lo fa nel 2013 quando intraprende una dieta per perdere 40 chili e passare dall’essere una persona gravemente obesa a rientrare nel corpo che si sente addosso. Il suo percorso è una vera e propria muta, perché per perdere molti chili bisogna prima di tutto capire perché si è arrivati a indossarne tanti.
Questo libro non è un manuale di dieta ma il racconto di un processo di evoluzione, di una muta per volersi bene, per riflettere su quello che si è inceppato e provare a trovare una strada nuova, anche attraverso la narrazione. Proprio degli “inceppi” della sua vita racconta Francesca, attraverso salti e flashback tra presente e passato: ricerca di un nuovo stile di vita e riflessione su quello che l’ha portata a “mascherarsi” grazie all’obesità. Comprendere che a un certo punto della vita bisogna smettere di lottare ed accogliere la propria “anima nera” ovvero con quella zona profonda di noi che ci spinge ad assumere comportamenti disfunzionali e a farci sentire inadeguati al mondo, è il nocciolo della storia.
Il rapporto con il cibo e con la percezione del proprio corpo e del legame tra questo e la mente sono il filo rosso lungo il quale si sviluppa il racconto.
Adolescenza, genitorialità, ricerca di una nuova dimensione professionale: fasi della vita - comuni a molti - che ci mettono alla prova e a volte generano sentimenti e insicurezze.
Francesca dal 2005 si narra sul suo blog panzallaria.com e lo ha fatto anche durante l’anno della sua muta raccogliendo, intorno alla sua, le storie di tante persone che l’hanno seguita e che prendendo spunto dal suo racconto, hanno deciso di attuare piccoli cambiamenti nella propria vita e cominciare a scendere a patti con la propria anima nera. Ed è proprio a tutte le anime nere del mondo che Francesca dedica il suo libro, nella speranza che possa essere di ispirazione per chi pensa che non sia mai troppo tardi per cambiare e per chi vuole cominciare a volersi bene davvero.
Francesca Sanzo (1973) è nata e vive a Bologna.
Dal 2005 gestisce il blog panzallaria.com dove racconta aneddoti legati alla sua vita e da cui nel 2009 ha tratto lo spettacolo teatrale “La rivincita del calzino spaiato: pensieri di una mamma post moderna”.
Scrive in maniera nomade e diffusa anche sui social media, nella vita fa la digital coach e aiuta le aziende e i professionisti a narrarsi online in maniera efficace. Crede nel valore della condivisione e nella forza delle donne: da fine 2014 è Presidente dell’Associazione di promozione sociale Girl Geek Dinners Bologna.
Nel 2013 pesava 102 chili, nel 2015 è arrivata a pesarne 60: in mezzo c’è stata la sua muta. Crede nelle narrazioni positive come antidoto a crisi e come motore di sviluppo umano.