I 36 stratagemmi non vanno considerati un "manuale" nel senso occidentale del termine, bensì un compendio sapienziale in cui nulla si "afferma", nulla si "nega", tutto continuamente si crea, si moltiplica, scompare per ricomparire sotto altra forma. Queste affermazioni, formulate più di sei secoli fa, operano a vari livelli di comprensione — a seconda delle capacità di approfondimento e di percezione di ciascuno — e in vari ambiti: quello più strettamente bellico e strategico, quello delle più tradizionali discipline marziali, ma trovano anche un'attuazione più vasta, di tipo sociale ed economico nonché nel campo della pirateria informatica.
Intorno al XV secolo, nell'epoca compresa tra la fine della dinastia Ming e l'inizio di quella Qing, videro la luce i 36 stratagemmi, raccolti in forma estremamente sintetica da monaci guerrieri e divenuti, nell'arco dei secoli successivi, un classico delle astuzie belliche segrete di ogni tempo, talmente prezioso da rimanere del tutto nascosto all'Occidente perfino nell'epoca di Mao Tze-tung, che ne applicò con successo i principi per tutta la durata del suo regime.
Ideale complemento del Tao-tê-Ching, dell'Arte della guerra di Sun Zu e dell'I:Ching, spesso direttamente correlati a quegli insegnamenti, i 36 stratagemmi hanno analogamente trovato applicazione, in epoca moderna, nei contesti più disparati e apparentemente lontani tra loro, dal marketing alla psicologia comportamentale, dalle arti marziali alla formazione manageriale e ai rapporti interpersonali, lasciando spesso in ombra, che pone al centro dell'universo l'uomo in quanto attivamente consapevole di se stesso. Lo stesso numero 36 deriva dalla "filosofia dell'unità degli opposti", espressa nell'I:Ching con la nozione di Yin e Yang, le due categorie complementari dell'universo, alle quali appartiene ogni singola cosa esistente. La loro interazione determina lo sviluppo di tutti gli eventi in una miriade di rapporti: offesa e difesa, forza e moderazione, regolarità e sorpresa, vuoto e solidità, amici e nemici, ospite e padrone di casa, lavoro e riposo e così via.
Tale unità presenta anche un'altra importante caratteristica, secondo cui ogni qualità o entità può trasformarsi nel suo opposto: in base a questo principio, in determinate circostanze, il debole può vincere il forte o il nemico trasformarsi in amico (e viceversa).