Pubblicato nel 1902, Al limite estremo è il più lungo dei racconti di Conrad, espanso fin quasi alle dimensioni di un romanzo. Un capitano di mare dal passato glorioso, Whalley, riesce a ottenere il comando di una piccola vaporiera, sulla quale si illude di esercitare un effettivo e completo controllo nonostante la sua quasi-cecità. Ma il proprietario della nave, un avido giocatore ansioso di incassare il premio dell’assicurazione, inganna il capitano e manda la nave a infrangersi su una scogliera: Whalley affonderà con la sua nave. Sebbene Conrad faccia qui mostra di denunciare la credula e ottimistica natura di un personaggio, il suo vecchio lupo di mare, la stucchevole ripetizione delle sue virtù e il risultante melodramma sviano da un’analisi pessimistica radicale della natura umana.