Alcide De Gasperi, uno degli uomini politici più rilevanti e significativi della storia dell’Italia contemporanea, nacque suddito dell’Impero Austro-Ungarico e all’interno di esso si formò spiritualmente e culturalmente, facendovi le sue prime esperienze politiche.
E' difficile trovare un’altra personalità che più di De Gasperi abbia influenzato non soltanto il mondo cattolico, ma l’intera società italiana. Gli anni del secondo dopoguerra, infatti, vengono ricordati come dell' "età di De Gasperi".
De Gasperi fu diverso dagli altri politici italiani del dopoguerra, anche da quelli di più profonda ispirazione cristiana, come Giuseppe Dossetti o Giorgio La Pira. Non costituì mai una propria corrente all’interno del partito, non ebbe discepoli, non lasciò un sistema di dottrina politica a cui rifarsi. Il suo insegnamento è contenuto nello svolgersi della sua vita, tutta tesa ad affermare «un ideale di umana bontà e di cristiana democrazia».
De Gasperi fu uomo d’azione, non autore di opere teoriche o testi dottrinari ma di lettere, articoli di giornale e discorsi per occasioni contingenti. Tutto quello che scrisse, disse o fece ebbe un unico e preciso fondamento: la sua religiosità, la sua fede cristiana da cui traeva, volta per volta l’ispirazione per l’azione concreta.
In questo senso, come scrisse Jean-Dominique Durand, «la sua politica fu una politica ispirata».