Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò o semplicemente Attraverso lo specchio (titolo originale Through the Looking-Glass, and What Alice Found There, tradotto in italiano anche con numerosi altri titoli) è un romanzo fantastico del 1871 scritto dal matematico e scrittore inglese Charles Lutwidge Dodgson con lo pseudonimo di Lewis Carroll, come seguito de Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie.
Come nel precedente, il racconto è pieno di allusioni a personaggi, poemetti, proverbi e avvenimenti propri dell'epoca in cui Dodgson viveva. Mentre il primo libro gioca sul tema delle carte da gioco, il secondo è incentrato sul tema degli scacchi, per i quali l'autore fornisce uno schema di gioco all'inizio del libro.
Attraverso lo specchio nasce come semplice seguito di Alice nel Paese delle Meraviglie, sfruttando il grande consenso di pubblico guadagnato con quest'ultimo. Il libro tuttavia risulta più malinconico e meno onirico.
Il problema della traduzione:
Tradurre Alice è un'impresa complessa in cui moltissimi autori italiani si sono cimentati. I giochi di parole, le figure retoriche, i proverbi citati e i continui riferimenti alla cultura inglese hanno spesso stuzzicato a tal punto la fantasia dei traduttori che ogni traduzione rappresenta un libro a sé. Se tradurre il Paese delle meraviglie era difficile, tradurre Attraverso lo specchio è quasi impossibile: i tranelli linguistici sono infatti molto più sottili e difficili non solo da tradurre, ma addirittura da individuare. Il libro è giocato soprattutto sul nonsense che raggiunge l'apoteosi nel poemetto Jabberwocky, totalmente composto di parole inventate. La sfida della traduzione ha tuttavia stuzzicato l'attenzione di molti autori.