La lettura e la rilettura dei classici in chiave interculturale sono una prerogativa del prezioso lavoro di traduzione didattica operato da Antonella Pirolo. Dopo la rivisitazione di un classico come Cenerentola, l’autrice si cimenta con un’altra importante sfida proponendo, in occasione del 150° anniversario della pubblicazione di Alice nel Paese delle meraviglie, la sua Alicia nel Belpaese, focalizzando l’attenzione sui diritti negati ancora oggi a tante bambine e a tanti bambini. In questo racconto, che si avvale del prezioso contributo dell’illustratore peruviano Hemerson Maury Flores, niente è fantastico perché quella di Alicia è una storia vera, è una storia dei nostri giorni. Alicia vive in Perú, ha tredici anni e invece di andare a scuola è costretta a svolgere lavori domestici per diciotto ore al giorno, ma riuscirà a fuggire da questa schiavitù e offrirà il suo impegno per sostenere la causa dell’istruzione delle bambine e delle ragazze e per sottrarre l’infanzia e l’adolescenza dalla piaga del lavoro minorile così come hanno fatto Malala e Iqbal Masih rischiando o perdendo la loro vita.