Chi è veramente Vasco Rossi? Domanda banale, se non riguardasse la rockstar più amata d'Italia. Anzi, l'unica vera rockstar italiana. Credibile e venerato da ogni generazione senza il doping dell'effetto nostalgia, Vasco ha un rapporto quasi mistico con il suo pubblico: il popolo di Vasco non è una costruzione giornalistica, basta essere stati a un suo concerto per rendersene conto. E non è una questione di numeri, perché gli stadi li riempiono anche (pochi, poche volte) altri, ma di identificazione con un'idea di vita che non sempre è chiara a chi sta fuori. E a volte nemmeno a chi sta dentro. Su Vasco sono state scritte tante biografie, i giornali hanno sempre fatto a gara nel raccontarne successi e cadute, lui stesso tramite il web fa circolare il suo pensiero senza filtri. Viene quindi spontaneo chiedersi il perché di questo libro-inchiesta, non autorizzato dal suo protagonista ma suggerito dalla passione per la musica e la sua storia. La risposta è una sola: della costruzione di Vasco Rossi si ignorano molti aspetti, a parte qualche aneddoto di quelli che fanno tanto Emilia profonda, mentre sugli oltre 30 anni di grande successo il materiale bibliografico è sterminato e conosciuto a memoria da ogni suo fan. Mancava quindi l’analisi del periodo più importante in qualsiasi avventura umana, quello dell’inizio. Raccontato da persone famose e meno famose, che hanno vissuto con Vasco gli anni decisivi in un’Italia piena di stimoli, di sogni, ma soprattutto di possibilità. Dal successo come dj nei locali alla svolta di Albachiara, passando per l’epopea di Punto Radio, gli inizi di Vasco Rossi spiegano la cultura e la storia degli anni Settanta molto meglio di ponderosi saggi scritti in politichese: la disco music come lavoro, il cantautorato come ambizione, il rock come scelta. Il risultato è stato un viaggio alle radici di Vasco, non alla ricerca di chissà quale lato oscuro ma proprio del Vasco perduto. Quello più vero, che non è in contraddizione con il Vascodel grande successo ma che dal successo è stato nascosto. Forse tornerà, forse è già tornato.