Allegro non troppo (1976) di Bruno Bozzetto si ispira al film Fantasia (Walt Disney): entrambi fondono riprese dal vero e disegni animati, e questi sono commentati da brani del repertorio di musica colta. Ma in Allegro non troppo i disegni si adattano alle musiche e ai loro aspetti ritmici, melodici, armonici, timbrici, formali, in un modo più profondo e strutturale rispetto a quanto avviene nel film americano, a tal punto che può essere considerato un magistrale esperimento di cinema musicale, di resa visiva della musica, che talora potrebbe sembrare una resa sonora delle immagini, se non fosse che le musiche utilizzate negli episodi animati sono preesistenti.
Probabilmente però l'elemento di differenza più eclatante tra Allegro non troppo e il film-prototipo a cui si ispira è rintracciabile sul piano dei contenuti. Laddove il film Disney non presenta uno sviluppo di tematiche ben definite, l'opera di Bozzetto si configura invece come una riflessione filosofica. Il film non ha avuto l'attenzione critica che merita soprattutto considerando il grande rilievo estetico offerto dalla relazione tra musica e immagine. Questo libro si propone di dimostrare la ricchezza di soluzioni cui Allegro non troppo ha dato vita associando dei racconti per immagini a brani musicali preesistenti rispettandone la natura.