Altrove, prima di essere un luogo dove vorremmo andare, è uno spazio o un desiderio che esiste anzitutto all’interno di noi stessi. Altrove è uscire dalle convenzioni, dai percorsi prestabiliti, dalla routine e partire per salvarsi, per ritrovarsi e magari scoprire le proprie radici più profonde. Altrove per trovare una nuova identità.
La protagonista Maria Luz ci accompagna Altrove in un viaggio che parte da Milano per approdare nel lontano Messico e riappropriarsi di un passato dimenticato nei meandri dell’inconscio. Un percorso iniziatico alla vita attraverso i sensi che partendo dall’esperienza arriva alla conoscenza.
Maria Luz è una psicanalista affermata che scopre in età adulta una verità nascosta relativa alla sua infanzia. Sua madre Ana le fa una rivelazione sul letto di morte: il suo vero padre non è Carlos, quello violento da cui sono scappate entrambe, ma un altro, Habel, il suo padre naturale, un uomo dal carattere mite e forte nello stesso tempo con la passione della cucina. Questa notizia le darà la forza di partire per ricostruire la sua storia familiare e per darsi un’altra possibilità di vita, lasciandosi alle spalle una relazione amorosa ed una situazione personale non felici da ormai tanto tempo.
In questo viaggio Maria Luz incontrerà due persone speciali: Alba, una cinquantenne sull’orlo di una crisi di mezza età che grazie alla sua generosità le permetterà di realizzare un sogno nel cassetto e Pablo, il tenebroso messicano dall’animo nobile che l’aiuterà finalmente a dar libero sfogo a istinto e sessualità. Entrambi i personaggi avranno un ruolo diverso ma altrettanto determinante nell’indicarle una nuova via da percorrere per essere finalmente se stessa ed esprimere completamente la sua femminilità.
La protagonista ha il coraggio di osare, di lasciarsi andare, di mettersi in discussione, accompagnandoci in un’affascinante avventura nel profondo animo umano che a volte ci emoziona e altre volte ci fa sognare, portandoci direttamente nella dimensione di Altrove dove tutto sembra possibile.