Il romanzo è ambientato prevalentemente in India, a metà anni '80. un' India diversa da quella di oggi, un' India senza sacchetti di plastica, senza acqua minerale, senza coca cola ma, soprattutto, un' India senza internet. Un' India che era veramente distante e dove comunicare, con parenti ed amici lasciati in Italia, era davvero problematico; specialmente se viaggiavi senza una meta precisa e non sapevi mai dove farti scrivere.
Matteo, un ragazzo di venti anni, incapace di inserirsi nella società e nel sistema che lo circondano in Italia, parte con due suoi amici per l' India. Una vera fuga da ciò che non riesce ad accettare o, forse, da ciò da cui non è accettato.
Si tratta, per tutti e tre, del loro primo viaggio e lo affrontano da sprovveduti ma armati del loro entusiasmo ed ottimismo.
Il romanzo segue Matteo nel suo lungo ed intenso viaggio. Dal suo arrivo in India, comincia per lui un percorso di rivoluzione interiore, di cui è solo vagamente consapevole, all' inizio.
Attraverso l' esperienza di droghe sempre più forti; dell' incontro di personaggi del tutto particolari e carismatici; di amori nati all' improvviso ed improvvisamente interrotti; di continui e repentini cambiamenti di situazione; di atroci delusioni; dell' incontro con le filosofie orientali; della constatazione dell' immane dolore suo e dell' umanità tutta e, d' altra parte, dell' innegabile bellezza del mondo; della percezione sempre maggiore di un' intima connessione col divino ed il trascendente; Matteo subisce una veloce maturazione che in nove mesi di viaggio lo rovescerà come un calzino.