Signora di Correggio dal 1518, anno in cui era morto l’amatissimo marito, Veronica Gàmbara seppe amministrare i territori ereditati con estrema saggezza. Autrice di eleganti rime petrarchesche, dedicate principalmente al marito, che le mancava da morire, fu apprezzata anche dal Bembo e dall’Ariosto. Grande donna di stato, lucida intellettuale, e vigorosa rimatrice, la Gàmbara ancora oggi affascina e ammalia con i suoi canti d’amore.