"Non basta una vita per imparare a volersi un po' di bene." Mara Era la "stracciarola" più famosa di Roma. La sua bottega di vestiti usati si trovava nei pressi di Campo dei Fiori. Erano gli anni Settanta, e
nessuno immaginava che Mara Venier sarebbe diventata ciò che è oggi: una delle personalità più scoppiettanti della tv italiana. In questo libro Mara racconta com'è andata. Ma attenzione: il lettore non si aspetti una classica autobiografia! Questo no, non è quel tipo di libro. Si tratta piuttosto di un libero girovagare tra luoghi, personaggi e aneddoti della sua vita, tra i quali emergono prepotentemente le memorie dell'infanzia: Mara, veneziana di nascita, cresce a Mestre in un contesto popolare, con una madre molto bella e un padre, ferroviere, dolcissimo. Di quegli anni evoca con commozione le scorribande con i ragazzini tra le case del quartiere, le pittoresche litigate in famiglia, i primi amori dell'adolescenza. Fil rouge del racconto sono le sue ricette: Mara è una cuoca di talento e cucina per gli amici, per i suoi amori, ma anche per rievocare il passato. I dieci piatti raccolti in appendice sono tutti legati a un momento della sua vita: il baccalà mantecato dell'infanzia, la lasagna con cui suggella la fine di un amore, l'amatriciana che accompagna un'amicizia speciale. Fino alla pasta e fagioli con cui conquista l'ultimo, grande amore della sua vita. Ricette e affetti inevitabilmente si intrecciano. Così, alternando ricordi recenti e lontani, l'autrice ricostruisce una vita da sempre scandita dalle passioni di un cuore grande, che lascia anche trapelare momenti di fragilità.
E al lettore Mara Venier si svela con una sconcertante sincerità.