In maniera organica, tra storie già note o ancora inedite, il libro rievoca Annibale Ruccello attraverso la sua vita brevissima e le tappe della sua carriera di autore, attore, regista e antropologo, svoltasi in poco più di un decennio ma in un periodo storicamente e culturalmente critico – a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta – quando tuttavia a Napoli prese forma una nuova drammaturgia e iniziò un’ulteriore “rinascita napoletana”.
La sua biografia si intreccia con l’analisi dettagliata delle non poche opere poi diventate veri e propri capisaldi del teatro contemporaneo, nonché con le testimonianze dei primi critici che ne apprezzarono il talento e i meriti, in gran parte, però, riconosciutogli solo postumi e nell’arco dei trent’anni ormai trascorsi dalla scomparsa. Un anniversario importante che riporta ancora una volta Annibale sul palcoscenico, vivo e presente esattamente come allora, indimenticabile e immortale nel suo straordinario lavoro, nei suoi testi sempre attuali e nel ricordo di amici e colleghi che gli furono accanto nella straordinaria avventura finita troppo presto.