Il destino è ineluttabile, prestabilito, oppure abbiamo la possibilità di forgiare noi stessi il nostro futuro? Nel contesto di un piacevole romanzo che vede coinvolti due adolescenti in una serie di avventure, l’autrice – incrociando verità scientifiche tratte dalla fisica quantistica con fondamenti religiosi e filosofici – fornisce una possibile risposta al quesito, rendendo il lettore partecipe della trama, attraverso un sottile gioco psicologico che si svelerà soltanto alla fine.