La condizione delle donne è oggi un argomento centrale per tutte le grandi religioni. Il privilegio maschile che in maniere diverse attraversa e caratterizza le varie tradizioni è sempre più in contrasto con il modo di vivere del nostro mondo. Ma è necessario che le cose stiano proprio così? Non vi è modo di cambiare i termini di una contraddizione così stridente? L’ebraismo non può trovare una sua strada per superare questo limite? In questo libro Haim Fabrizio Cipriani mostra che l’ebraismo può aprirsi al mondo femminile molto più di quanto accada oggi e ne indica le ragioni. La sua, però, non vuole rappresentare una rottura della catena della tradizione ebraica o di un suo astratto adeguamento alla modernità, bensì la proposta di una rilettura della stessa tradizione che ne attualizzi le posizioni più aperte ed accoglienti, perché “l’ebraismo ha bisogno delle donne, delle loro menti, dei loro cuori, per ascoltare voci e prospettive diverse che gli uomini non potrebbero fornire”.Haim Fabrizio Cipriani è il primo e unico rabbino italiano ad essere stato riconosciuto membro del Collegio rabbinico progressivo europeo. Dal 2006 è rabbino della comunità Lev Chadash di Milano ed è attivo come insegnante e conferenziere in Francia e in Italia. Parallelamente al ministero rabbinico, da oltre vent’anni compie un’intensa attività di violinista concertista e direttore d’orchestra.