Il racconto si svolge sullo sfondo della guerra di liberazione a Ferrara, e include alcune scene retrospettive, tra cui un autentico cammeo in un sanatorio degli anni venti. È evidente in tutta l’opera l’esigenza di un puntiglioso rispetto della realtà storica: lo testimoniano il ritrovamento delle carte sull’attività antifascista del padre e i ricordi personali dell’Autore. D’altro canto, la ricostruzione fantastica degli avvenimenti e dei dialoghi rende avvincente l’intreccio narrativo. L’Autore ci manifesta con semplicità la personalità degli uomini e delle donne, senza sconti sulle ambiguità e connivenze nei comportamenti sotto l’oppressione culturale fascista. Il tutto, senza assumere posizioni preconcette, moraliste o retoriche.