Nell'estate 1998 la giornalista gallese Nia Wyn ha un figlio, Joe Alexander, un bimbo bello come i tanti che nascono nel mondo ogni minuto e quella di Nie e Joe sembra una delle tante storie di tutti i giorni. Ma qualcosa non va come dovrebbe. Pochi mesi dopo la diagnosi dei medici è terribile: paralisi cerebrale infantile. Joe non potrà camminare, muoversi, parlare, vedere, non sarà neppure in grado di riconoscere i suoi genitori. "Blu" è il diario intimo di Nia, scritto fra il 1998 e il 2005, un'avventura narrativa cominciata come un fatto privato, per sopravvivere all'angoscia e alla disperazione dei primi giorni e poi via via strutturatasi in una avventura emozionante: quella dell'amore di una madre per un figlio così diverso da tutti gli altri. Un diario fatto di tanti piccoli progressi, che sono altrettante quotidiane epifanie della vita. Un racconto fatto di dolore, di vuoti e di incontri con altre madri, di solitudine e di amicizia, del bisogno impossibile di una madre di guarire un bambino. Ma anche e soprattutto un viaggio costellato di piccole, impagabili gioie. Scoprendo passo dopo passo un modo nuovo e diverso di intendere la vita e l'amore per un figlio.