Il volume indaga il complesso rapporto di Borromini con Virgilio Spada e il fratello cardinale Bernardino, personaggi chiave della Roma barocca. Vengono ricostruite le vicende dell'ampliamento di palazzo Capodiferro, residenza romana del cardinale, attraverso l'inedito libro di cantiere e nuovi disegni del corpus borrominiano. Emerge il ruolo autoritario e fantasioso di Maria Veralli che aveva sposato nel 1636 Orazio Spada, nipote del cardinale. Per lei venne realizzato un nuovo appartamento su vicolo del Polverone. Prendendo spunto dalle scale progettate per palazzo Spada si presenta una analisi tipologica degli esemplari borrominiani di scale elicoidali e una accurata genealogia del tema e delle sue implicazioni simboliche. Le schede storiche e l'ampia appendice documentaria aprono interessanti squarci sulla operosità di Borromini e degli Spada connessa alle ville di Tivoli e di Frascati.
Marisa Tabarrini, architetto e dottore di ricerca in Storia dell'architettura, insegna attualmente Storia dell'architettura moderna presso l 'Università di Roma "La Sapienza". Tra le sue principali linee di ricerca, l'architettura italiana tra Seicento e Ottocento, la città barocca, la committenza artistica nobiliare a Roma e lo studio del cantiere architettonico.
Ha svolto incarichi di ricerca presso il Centro di Studi sulla Cultura e l'Immagine di Roma; ha collaborato a varie mostre tra cui "Giuseppe Piermarini (1998) e Roma barocca. Bernini, Borromini, Pietro da Cortona" (2006).