Da oltre un secolo gli scienziati tentano di comprendere quali forze governino i fenomeni della vita e del Cosmo. Segreti che celano eventi sovrannaturali spingendo l'uomo a cercare oltre la vita biologica. Non v'è dubbio che i miracoli avvengano e la guarigione spontanea si manifesti principalmente attraverso la fede e la preghiera, ma generalmente accade quando le persone non trovano giovamento nella medicina tradizionale. In tal caso, alcuni si orientano verso sistemi naturali, altri provano la guarigione per via spirituale, campo inviso dalla medicina ufficiale. E nel mare magnum dell'argomento, tra ciarlatani e profeti, emergono personaggi che offrono una visione "altra" del loro operato, non statisticamente catalogabili in quanto non appartenenti alla Chiesa Cattolica, madre dei miracoli, o alla Scienza Moderna che sempre di più si apre a nuove concezioni. Non sono santi, né scienziati ma Alte Essenze che usano la vita a beneficio degli altri. Uno di Essi è Bruno Gröning, un uomo divenuto un fenomeno mondiale negli anni Cinquanta che scatenò le folle con scene bibliche; i paralitici riacquistavano l'uso degli arti, i ciechi tornavano a vedere, gli ammalati si alzavano dalle barelle e qualsiasi malattia scompariva alla sua presenza. Un mistero che suscitò giudizi tra i più contrastanti della storia contemporanea. Gröning trasformava le malattie in salute, sollevava gli uomini dai pesi, ma soprattutto li amava. Le persone guarite riconoscevano in Lui l'inviato da Dio mentre i suoi avversari, tra i quali medici e giornalisti, lo respingevano con incomprensibile malignità. Quando si trattava di Gröning non contava più la verità ma l'effetto che egli produceva sull'opinione pubblica. Bruno Gröning, un uomo che in seguito alla sua morte divenne più celebre di quanto lo fosse stato in vita per le guarigioni che ancor oggi avvengono a migliaia tramite il suo insegnamento.