Paolo Budinich, fisico teorico,, 90 anni appena compiuti, è l’ideatore, il fondatore e uno dei principali realizzatori del Sistema Trieste, l’impresa che, grazie al contributo del premio Nobel pakistano Abdus Salam, ha restituito un’anima, scientifica e culturale, alla città che una volta era il porto principale di un grande impero, quello austro-ungarico, e che poi è diventata una città di frontiera. Il Centro Internazionale di Fisica Teorica (ICTP), la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA), l’AREA Science Park, il sincrotrone Elettra, il centro Internazionale di Genetica e Biotecnologie (ICGEB), il Laboratorio dell’Immaginario Scientifico sono alcune delle istituzioni che oggi fanno di Trieste un’autentica “Città della scienza”. Tutte hanno avuto tra i loro promotori Paolo Budinich. Tutte sono ponti di pace che collegano mondi diversi. Il fisico, nato a Lussino nel 1916, è inoltre l’unico italiano insignito della medaglia d’oro della TWAS (Third World Academy of Science) e premiato dal Gruppo dei 77, l’organizzazione dei paesi in via di sviluppo. Nessun italiano, probabilmente, ha fatto più di lui per lo sviluppo della scienza nel Sud del mondo. Ma questo grande costruttore di mondi di pace ha anche visioni scientifiche e filosofiche di straordinario interesse. I suoi passi verso l’”unificazione della fisica”, la sua indomita fiducia nella matematica, la sua “metafisica verificabile” costituiscono un progetto culturale degno di essere conosciuto. Questo libro è la storia di un personaggio davvero unico e tuttora contribuisce a fare la storia del nostro paese.