Scrisse Paul Morand: «L’idea che un gigante grande e grosso come Rodin potesse aver paura di una donna, mi divertì. Mio padre mi riprese dicendo: ‘Non c’è nulla di ridicolo, è una storia davvero triste. Questa donna è la sua migliore allieva, è geniale, è molto bella e lo ama; ma è pazza. Si chiama Camille Claudel».Camille Claudel nasce l’8 dicembre 1864. Allieva e in seguito amante dello scultore Aguste Rodin, è tra le più grandi artiste dell’Ottocento e dei primi del Novecento. Ma proprio a causa della controversa relazione con Rodin, il carattere fragile di Camille Claudel la porterà, dopo la rottura con lo scultore, a un quasi totale isola- mento, tormentato da incubi e manie di persecuzione, fino al punto di distruggere gran parte delle sue opere. Il 10 marzo 1913, il fratello Paul, altra persona a cui Camille era particolarmente affezionata, la fa internare in un manicomio.Brigida Di Leo insegna Storia dell’Arte alla Facoltà di Lingue di Pescara e Storia dell’arte moderna e contemporanea presso l’Università Leonardo Da Vinci. Si occupa di arte europea tra ’800 e ’900 e in particolare di Simbolismo francese, inglese e belga, oltre che degli ultimi movimenti di avanguardia. In questa collana ha pubblicato Berthe Morisot. Professione pittrice (2005) e Dora Maar. Tra le muse di Picasso (2010).