Tradotta per la prima volta in Italia, Linda Murray racconta la storia di uno dei più geniali e controversi artisti di tutti i tempi: Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio
«… un integrale, veridico ritratto di un artista che, in un certo senso, è un ponte tra Tiziano e Rembrandt… Linda Murray, a mio avviso, cattura in maniera convincente e commuovente la natura e il carattere di Michelangelo Merisi da Caravaggio, in particolar modo quella di pittore. L’autrice tratteggia in modo straordinariamente efficace il suo modo di lavorare e il drammatico mondo in cui ha vissuto, dipinto, amato e litigato» David Weiss
Caravaggio dipinse magnifici quadri in cui la rappresentazione artistica rispecchia la violenza che ha caratterizzato la sua vita reale. Il suo nome, infatti, emerge di continuo nei registri della polizia romana: l’offesa a due donne, il ferimento di un capo delle guardie, la causa per diffamazione portata avanti da un altro pittore per «versi offensivi», l’aggressione a un oste, il lancio di pietre contro le finestre di un’abitazione e, infine, l’uccisione di un uomo in una rissa, nella quale riuscì a malapena a salvarsi. Ottenuta la commissione del gran maestro Wignacourt di decorare la chiesa di La Valletta, si rifugiò a Malta, ma fu ferito durante un litigio e imprigionato. In seguito fuggì a Napoli, dove, nel corso di una rissa in una locanda, fu sfigurato al punto da divenire irriconoscibile. Durante la convalescenza si ammalò di febbre, e morì all’età di soli trentanove anni.
Caravaggio. Il fuoco oscuro racconta in quattro fasi la vita del pittore: la giovinezza dell’artista e il suo apprendistato a Milano; la protezione, quasi miracolosa, di un grande mecenate; i primi, misteriosi anni precedenti la sua andata a Roma, durante i quali incontra il Monsignore, uno straordinario principe fattosi prete, e Maddalena, la donna che poserà per le sue opere e diverrà la sua amante; infine le sue peregrinazioni in esilio dopo la fuga da Roma a Napoli, Malta, Palermo, per poi tornare nuovamente a Napoli.
Attraverso Gian, personaggio fittizio, assistente devoto di Caravaggio, Linda Murray descrive e illumina brillantemente l’appassionante esistenza dell’artista, intrecciando abilmente i fili della turbolenta carriera di Caravaggio in un racconto coinvolgente ed emozionante.