Noi tutti ci spostiamo, nel tempo e nello spazio. Viaggiamo, partiamo e raggiungiamo luoghi, paesaggi, volti, odori ed atmosfere. Viaggiare nella storia, quindi nel passato che ci è stato raccontato da altri, spesso per ragioni scolastiche o accademiche, non capita spesso. Quasi mai. Ci capita però di ritrovarci alle prese con il tentativo di frugare nelle tasche della memoria che é scolpita nelle lapidi, non necessariamente cimiteriali.
I sepolcri urbani, come l'autore ha inteso interpretare quel dedalo infinito di nomi e luoghi, date ed eventi che riempiono i tracciati stradali della Città Eterna, lungo i quali il passato si è cristallizzato nel travertino inciso a colpi di scalpello. Ci capita di fare uno sforzo per ricordare anche solo alcuni frammenti, informazioni spesso incomplete, parziali, talvolta plagiate fin da prima che le accogliessimo nel nostro patrimonio di conoscenze, per quanto sintetiche.
Il buon gusto, non bastasse il mero senso di opportunità, ha evitato che zelanti burocrati del Campidoglio intitolassero le strade e le piazze della Capitale a figure di conclamata ferocia o di imbarazzante lignaggio. Via Caino o Piazza Mussolini, quindi, siamo ben certi di non doverle cercare nella cartina stradale o sul navigatore satellitare! Siamo altrettanto certi che Roma ricorda solo chi è degno di essere ricordato?
Cento piccole storie, seguendo un percorso articolato in poco meno di tre millenni. Storie che raschiano la ruggine dai ricordi. Storie che conducono alla burla, alla fandonia, alla mestizia, alla risata macabra talvolta, ma sono cento storie dentro la verità. La verità dimenticata.
Edito da Bibliotheka Edizioni.