Il carattere eccezionale dell’ebraicità è dovuto al suo rapporto speciale con la legge divina e con la Torah. Per questo è difficile far rientrare l’ebreo nelle teorie riguardanti la società e l’individuo: in lui fede e ragione, dubbio e conoscenza, bene e male convivono come in nessun’altra confessione religiosa o dottrina politica. In questo scritto, che raccoglie i testi di relazioni e lezioni tenute tra il 1919 e il 1920 e per la prima volta tradotti in italiano, Franz Rosenzweig analizza lo sviluppo dell’identità ebraica nelle diverse fasi della Storia e mette in risalto la singolarità dell’ebraismo rispetto a cristianesimo e islam. Elaborate tra il primo dopoguerra e gli iniziali fermenti antisemiti in Germania, le riflessioni di Rosenzweig sono un’originale testimonianza della fecondità del pensiero ebraico moderno.