“E quel senso di appartenenza in amore è magia, è fame, smodato possesso della carne, del sangue rosso e dei pensieri dell’altro. Forse soprattutto dei pensieri dell’altro, angolo segreto che abita la mente, luogo sperduto da cui si rimane sempre un po’ fuori, un po‘ distanti e dove invece si vorrebbe entrare più che mai, guardarci dentro, scoprire, possedere! Ma ora la stava penetrando con lo sguardo, gli occhi marrone scuro di lui, stavano immobilizzando quelli verdi di lei incapaci di roteare in qualsiasi altra direzione possibile. E quello per loro era già fare l’amore raggiungendo il culmine dell’estasi senza nemmeno sfiorare le reciproche intime nudità.”