Due viaggi paralleli in bicicletta (e due diari): il primo realizzato alla fine dell'Ottocento, il secondo al principio del XXI secolo. Luigi Vittorio Bertarelli, industriale milanese, pioniere del turismo moderno, principale animatore e dirigente del touring club italiano, è il protagonista del primo viaggio. Grande sportivo ed esperto viaggiatore, Bertarelli racconta la sua incredibile impresa: percorrere in bicicletta cinquecento chilometri in soli cinque giorni, da Reggio Calabria ad Eboli, con l'intenzionedi far conoscere la Calabria agli italiani. Dopo piùdi un secolo, Roberto Giannì, urbanista napoletano e appassionato cicloturista, letto il diario di Bertarelli e osservate le splendide planimetrie ciclistiche di quel viaggio, ripercorre lo stesso itinerario, limitandosi solo ad invertirne la direzione, con l'intenzione di vedere quanto rimane della verginità selvaggia di allora. Giannì non è più visto dai calabresi come un alieno, come accadeva a Bertarelli, ma deve difendersi, piuttosto, dal dominio dispotico delle automobili. E tuttavia riesce a compiere un viaggio cicloturistico che conserva ancora la qualità e il fascino di una ineguagliabile esperienza conoscitiva.