"... se questo romanzo di Peter Patti venisse reso cinematograficamente ad es. da una Troma Co., quella che ha prodotto l’'Uomo Tossico' per intenderci, sarebbe il pù grande tecno-trash del mondo." (Stefano Donno)
Nel mondo odierno, superbia, invidia e avarizia sono le tre fiamme che tengono accesi i cuori. Ciò vale tanto più nel futuro prossimo descritto in questo romanzo, in cui gran parte della popolazione vive per strada, l'acqua è un miraggio e fioriscono traffici come quello degli organi umani.
Alvo, l'io-narrante, vive nella megalopoli mondiale per eccellenza: Alphabet City, una piovra di cemento che si estende per buona parte dell'East Coast degli ex Stati Uniti d'America; una bolgia di desperados, ratti, avvoltoi e cani rabbiosi sui quali grava l'ombra cupa della multinazionale che detiene il potere politico.
Il protagonista riesce a sopravvivere perché sostenuto da un'idea fissa: ritrovare un suo amore di gioventù. Vuole inoltre scoprire che cosa accadde a suo fratello, scalzare dal trono il misterioso Mister Info e compiere la più estrema delle imprese: scappare dalla megalopoli per incominciare una nuova vita, una vita vera, nell'hinterland, al di là delle Paludi del Non-Tempo e del Mare della Putrefazione.