In un'epoca come l'attuale che sembra trasmettere prevalentemente disvalori che non contribuiscono ad una crescita sana ed armoniosa della società, ed in cui il passato richiamato nelle sue varie ricorrenze è spesso ridotto a semplici frammenti del ricordo, una Biblioteca, secondo una sentenza classica, è sempre una silenziosa ed eloquente custode del sapere e della conoscenza scritta degli uomini; o meglio, come vuole Jorge Louis Borges, "un modello dell'Universo che include tutte le strutture verbali, tutte le variazioni permesse dai venticinque simboli ortografici ma non uno solo in senso assoluto". Frequentiamola questa Biblioteca. È come una sfera nella cui circonferenza le frontiere e tutte le linee di confine diventano sempre più permeabili: politicamente, linguisticamente, culturalmente. Per rilevare pari dignità tra pensiero laico e pensiero religioso nell'obiettiva ricerca della verità; e per rintracciare la continuità integrativa tra passato e presente e scoprire compatibilmente i segni del futuro. [GIUSEPPE VEDOVATO]