Cleopatra aveva diciotto anni quando, nella primavera del 51 a.C., suo padre, il re d'Egitto Tolemeo Aulete XII, morì e lasciò il trono a lei e al fratello Tolemeo XIII. La giovane regina, la cui bellezza divenne presto leggendaria in tutto il mondo antico, coltivò da subito il grande sogno di portare la capitale della potenza romana ad Alessandria d'Egitto. E si servì del suo fascino come di una formidabile arma politica. Come tutti i grandi della storia, Cleopatra ha due facce: quella pubblica, di regina e insieme pedina del complesso gioco sulla scacchiera del Mediterraneo; e quella privata, di donna dalle passioni smisurate. Per questo ha incantato tutti i grandi uomini del proprio tempo e ha continuato attraverso i secoli a sedurre storici, poeti, artisti e gente di spettacolo. Elenonora Duse ne diede un'interpretazione che venne definita "epocale" e Hollywood le dedicò alcuni dei propri più fastosi colossal. Antonio Spinosa ha saputo ricomporre in una elegante biografia le due facce di questa ambigua sovrana, bella come una dea ma accecata come poche dall'ambizione.