Ago Marini, albanese ma ormai cittadino italiano, è inviato dal suo giornale a Tirana per un’intervista con il premier, cui tocca decidere sulla richiesta degli USA di installare nel paese una piattaforma di smaltimento di armi chimiche siriane. Le proteste imperversano. Intanto il piccolo Arbi, appena liberato dall’asserragliamemto, viene ucciso. Al suo seguono altri inquietanti omicidi. Sospettato è il padre Tom. Normale che cerchi di vendetta. Per di più si è messo in viaggio per recarsi dal premier. Anche lui è in pericolo?
La caccia si scatena. Sulle tracce di Tom si muovono Ago, suo amico di gioventù, la procuratrice Mesini, Bruka, delle forze speciali, Guri, responsabile della sicurezza del premier, il vicequestore Ujkani e un biondo sicario.
Con ritmo da spy story, il romanzo svela il perdurare di una legge parallela fondata sulla vendetta, che costringe gli uomini delle famiglie giudicate in torto in un conflitto a murarsi in casa, bambini inclusi, pena la morte. Qualcosa che non si può dire al mondo, per una nazione che aspira al sogno europeo.
Potente o umile che sia, l’Uomo può sempre fare la differenza, cambiare la storia.