La figura di Francesco è da sempre un punto di riferimento universale. La sua “perfetta letizia”, sintesi di un’armonia e di un equilibrio umano-divino, si nutre di umiltà e di sobrietà e di una fede inarrivabile, perché ancorata alle profondità abissali di Dio.
Per attuare ciò Francesco non ha avuto altra regola che il Vangelo e come Maestro il Cristo crocifisso. La scelta di Silvia Bernola di ripercorrere il cammino di Francesco con uno sguardo antropologico alla ricerca della vera umanità e di un’alternativa al “postmoderno” narciso-consumista è oggi molto pertinente.
La vicenda di San Francesco, “mistico globale”, esprime la ricchezza dell’Antropologia cristiana e le sue potenzialità: solo ripercorrendola possiamo trovare oggi una strada efficacemente alternativa. Non è un segno che Papa Bergoglio abbia voluto, ai nostri tempi, prendere il suo nome e farsi portatore dei suoi ideali di pace, fraternità, amore verso la creazione tutta?
Auguriamo all’Autrice che la sua fatica sia ripagata dalla gioia del lettore, il quale troverà nel testo uno specchio per conoscere meglio se stesso in questo tempo non facile e uno stimolo, perché no, a imitare il Santo, a essere cioè un po’ più Come Francesco.
Gennaro Cicchese OMI