Con le Confessioni, scritte quando era già vescovo di Ippona, Agostino volle compiere in primo luogo un atto di umiltà, mettendo a nudo le debolezze, le cadute e i vizi dei suoi trascorsi di peccatore, affinché il gregge dei fedeli non eccedesse in ammirazione per la sua persona, ma ne attribuisse tutte le virtù e i meriti attuali all'azione salvifica della Grazia divina. Le Confessioni, tuttavia, vanno molto al di là dello scopo contingente che Agostino si proponeva, e quest'opera sublime travalica il tempo in cui fu scritta per proporsi oggi come il fondamento della spiritualità occidentale. Titolo originale: Confessionum libri XIII.