Queste pagine, che portavano nella prima comparsa, il titolo di 'Confessioni di un diplomato in musica' riflettono così chiaramente lo spirito del periodo romantico, da aver contribuito a mutare il titolo del libro a partire dalla successiva edizione. Liszt si assume con grande orgoglio il compito di attaccare con vigore ogni pregiudizio riguardante il percorso degli artisti e dei musicisti in particolare, e di affermare il loro diritto ad esser messi allo stesso livello dei filosofi o degli scienziati. Ma il libro è inoltre ricco di divagazioni e spunti d'ogni sorta, un quadro d'impressioni sull'arte e la cultura, oltre che l'autentico ritratto di un genio della musica.