Correre nel deserto rappresenta oggi l'ultima "grande frontiera" del podista - atleta di un certo livello o semplice scarpinatore - e questa vera e propria avventura affrontata a costo di sacrifici in quello straordinario ambiente naturale che è il deserto ha sostituito nei sogni del corridore l'altrettanto difficile prova della centochilometri o delle ultramaratone in genere, ormai sentite, per così dire, "alla portata di tutti". Sempre più amatori si avvicinano infatti al deserto ed alla formula della corsa-avventura partecipando alle varie manifestazioni che vengono ogni anno allestite da organizzazioni italiane o straniere, al solo scopo di potersi confrontare soprattutto con se stessi, senza velleità di classifica. La prima e più importante di queste gare "su sabbia" è senza dubbio l'affascinante "Marathon des Sables" che si disputa ogni anno nel deserto del Marocco e che vede ai nastri di partenza, edizione dopo edizione, un numero sempre maggiore di concorrenti. E proprio alla "Marathon des Sables" che può vantare la meritata fama di "corsa più dura del mondo", è dedicata questa pubblicazione, opera del canadese Barry Lewis - l'autore di "Running the TransAmerica Footrace" (il libro che tratta della corsa a piedi più lunga del mondo, quella da costa a costa degli Stati Uniti) - che è in pratica un diario della sua esperienza incredibile nel deserto del Sahara come partecipante alla maratona delle sabbie. "Correre nel deserto" è insomma un racconto, pieno di curiosità e consigli, che - affiancato ad un capitolo di interviste agli atleti italiani - non mancherà di affascinare non solo chi sogna di correre nel deserto, magari per prendere parte proprio a questa massacrante manifestazione, ma anche chi... non ci pensa affatto!