Rock'n roll e morte. Il connubio perfetto per un thriller ad alto volume!Nella Swinging’ London della fine dei ’60, accanto a gruppi mitici quali i Rolling Stones, i Pink Floyd e gli Who, gli irriverenti Holy Bones lottano per conquistare la fama berciando nei club il loro messaggio indemoniato, convulso e anticonformista. Poi finalmente la notorietà, l’entrata nelle classifiche, le foto sui giornali, i pienoni ai concerti, i tour mondiali, i soldi; e sesso, droga e rock’n’ roll, santoni e feste, scandali e groupies, travestiti e terroristi… fino al terribile e irrisolto omicidio del batterista e della moglie e la condanna di Sebastian Sciarra, l’irriducibile e alcolizzato frontman.
Nel corso del nuovo millennio Leslie Andrews, cronista di nera, riesce a piazzare le mani su due preziose ed inedite testimonianze: i ricordi di Hector Kane, l’acido vecchio tecnico del suono e produttore degli Holy Bones, e i ritrovati diari di Philip Minot, tastierista della band morto suicida nel 1984. Unendo a queste articoli di giornali d’epoca, opinioni dei critici e ricerche della redattrice, riporta alla vita e ci regala l’intera storia dei Bones, dalla ricerca sfrenata e goduta del successo fino alla possibile risoluzione della tragedia finale…
Bello questo giallo immerso nella storia, e non solo del rock: l'omicidio di Kennedy, i carrarmati a Praga, il primo Gay Pride, l'uomo sulla Luna, la domenica di sangue a Londonderry.... tutto cosi', senza parere, nella storia della vita e della morte di quattro ragazzi selvaggi del rock e di colui che li ha amati. Godibile, assolutamente da leggere! (Recensione)