"Insieme libro di storia e di ricordi, di vicende pubbliche
da un lato e di sentimenti personali dall’altro. E proprio in
un grumo di sentimenti (e risentimenti, perché non dirlo)
è da cercare l’origine del tema di fondo delle sue pagine:
la difficoltà, l’impossibilità di cambiare"
In politica come nella vita cambiare idea è inevitabile. E forse anche giusto, in un’epoca come la nostra caratterizzata da mutamenti così profondi e rapidi. In Italia però cambiare orientamento politico, in specie passare da destra a sinistra o viceversa, è sempre stato altamente problematico: chi lo fa si attira l’accusa di essere un trasformista o peggio un voltagabbana e un traditore. Galli della Loggia racconta come il cambiamento/tradimento è stato vissuto, interpretato e concettualizzato nella recente storia politica italiana e, ripercorrendo anche la sua stessa esperienza e le molte polemiche che lo hanno coinvolto nei principali passaggi della vicenda
ideologica del Paese, posa uno sguardo severo sulla storia intellettuale e culturale italiana, colta nei suoi inconfessati
cambiamenti di fronte, le sue quasi sempre tacite abiure, i suoi
pregiudizi, le sue bugie.