«"Il futuro appartiene a chi crede nella bellezza dei propri sogni". L'ha scritto Eleanor Roosevelt, ed è proprio vero. Crederci significa rischiare, compromettersi con la realtà, senza avere paura delle piccole o grandi sconfitte. Significa impegnarsi con determinazione e disciplina, senza perdere lo sguardo fiducioso nel futuro e nella vita, che proprio di quel sogno ci ha fatto innamorare. Io mi sono buttata a 23 anni, e non ho più smesso. È stato duro, a tratti, comunque magnifico: oggi, guardandomi indietro, capisco che tutto ciò che è accaduto ha avuto un senso. Altana, Doxa, Connexia, e le altre nostre aziende (start-up nella ricerca, nel digitale e nella comunicazione), hanno radici solide: in esse costruiamo, lavorando insieme, ogni giorno un pezzo di futuro. Nel frattempo la vita mi ha regalato quattro figli, ora adolescenti, un amore grande che ha adottato tutta la nostra tribù, un buon numero di cani (sette, mentre scrivo), la riscoperta della fede, tanti incontri umani ed esperienze che testimoniano un'Italia positiva, piena di capacità di intraprendere ed affrontare i cambiamenti in atto. Sono e saranno anni molto duri. E non voglio, né posso dire, semplicisticamente "basta crederci" né "con un po' di determinazione ce la faremo". Penso che parecchio di buono ci sia, comunque. C'ìè un settore, il no profit, in cui operano come volontari milioni di persone, che dedicano agli altri una parte del proprio tempo e della propria progettualità. C'è una quota importante di imprenditori e manager che dimostrano, strategicamente con le loro scelte, e umanamente con i loro gesti, che è determinante organizzare il lavoro mettendo le persone al centro. Solo così potremo ricreare "comunità", mantenendo come principi ispiratori il più alto senso etico, il rigore morale e la meritocrazia. Voglio bene ai giovani, capaci di cambiare gli equilibri dei rapporti tra uomini e donne. Sapranno incontrarsi sul terreno positivo del confronto, al di là delle antiche frustrazioni o competizioni. Ripartiamo da qui. Con coraggio, senso di responsabilità e il cuore spalancato alle possibilità, alle scoperte, alle persone. Credo che, se saremo capaci di rimanere fedeli ai nostri valori, se saremo lucidi nel guardare a noi stessi e al mondo, se saremo determinati e coerenti, e sceglieremo di aprirci alla tenerezza e alla verità, diventeremo più forti. Questa forza sarà il dono che potremo fare ai nostri figli e a coloro che amiamo: mostreremo che, con dignità, saremo stati capaci di reinventarci un futuro, da persone libere e fiere.»