Abbiamo davvero bisogno di una Scienza della Nutrizione e dei nutrizionisti? La risposta è sì, se quello che cerchiamo è qualcuno che ci aiuti a capire perché le tradizioni nutrizionali dell’uomo sono così importanti per garantirgli il mantenimento di uno stato di salute ottimale. Ma non sperate che la scienza possa inventare un modo per permetterci di restare sani, se continuiamo a nutrirci in maniera errata, introducendo nel nostro corpo una quantità di alimenti innaturali. Questa è la teoria che Fabio Piccini, co-fondatore e direttore del Progetto Microbioma Italiano, propone al lettore guidandolo in una revisione critica dei principali abbagli presi dalla ricerca epidemiologica nutrizionale nel corso dell’ultimo secolo. Passando dalla storia del colesterolo a quella delle margarine, dal glutine ai latticini, dalle carni al veganesimo, per approdare infine alle diete specifiche per patologie allergiche e autoimmuni, questo saggio permette di capire come sarebbe meglio alimentarsi (e perché), se si vuole evitare di incorrere nelle cosiddette malattie del progresso: diabete, obesità, malattie cardiovascolari, malattie autoimmuni e tumori. Un viaggio lucido e affascinante, che lascia il lettore con un set di regole chiare, da mettere in pratica immediatamente, per ritrovare tutta la vitalità e la salute che l’ecosistema costituito dal corpo umano e dal suo microbioma è capace di esprimere, quando viene nutrito nella maniera più appropriata.