Nel luglio del 1955 Gabriel García Márquez visita l'Europa come inviato speciale del quotidiano colombiano "El Espectador". Il suo lungo itinerario lo condurrà a Roma, Venezia, Parigi, Vienna e oltre la cortina di ferro: Praga, Varsavia, URSS e Ungheria. Se nelle pagine dedicate alle drammatiche difficoltà in cui si dibattono i paesi socialisti si intravede la speranza nella possibilità di una società nuova, gli articoli sull'Europa occidentale fotografano un mondo ormai avviato sul viale del tramonto, irrimediabilmente prossimo al collasso. Ed è una sensazione che si rafforza nei reportage successivi, al ritorno in America, da cui emerge tra le immense potenzialità del Terzo Mondo e il lungo, inesorabile declino del Vecchio Continente.
Il volume raccoglie i frutti migliori del giornalismo dell'autore. Un giornalismo che unisce l'impegno politico e la passione culturale a uno stile immaginifico e denso, degno del futuro premio Nobel.