La paura più grande di un essere umano, insieme alla paura della morte cui è spesso associata, è di non valere agli occhi degli altri, di poter essere considerato in modo negativo o con ostilità.
Non è quasi mai vero che gli altri si occupino così tanto di noi; lo fanno solo occasionalmente e di sfuggita.
Quando si prova questa sensazione vuol dire che agiscono ricordi emotivi di ferite che ha subito la nostra autostima durante l’infanzia. Traumi dovuti molto spesso all’inadeguatezza psicofisica rispetto agli adulti con i quali conviviamo e ci confrontiamo, ma anche a episodi che avrebbero potuto essere evitati, come abbandoni, mancanza di affetto, critiche cattive, ferite all’amor proprio.
Per la prima volta, in questo volume vengono analizzate la natura e la genesi dell’emozione denominata “senso di colpa”, e viene affrontato il tema delle vere origini dell’ansia e del panico. Disturbi che non sono però considerati malattie o anormalità, ma sofferenze legate alle caratteristiche del processo evolutivo della specie umana.
Sofferenze inevitabili, ma che possono essere combattute e - in maggiore o minor misura - attenuate. È appunto con tali finalità terapeutiche che Lucio Della Seta introduce in questo libro considerazioni e consigli di carattere pratico, che vanno dall’uso di neurofarmaci per moderare gli eccessi del meccanismo innato della paura all’uso di psicoterapie: fra queste, l’approccio comportamentistico, senza sottovalutare la possibile funzione della filosofia, della religiosità e della partecipazione emotiva controllata del terapeuta. Ma il principale obiettivo di Lucio Della Seta è quello di sensibilizzare i genitori, affinché si impegnino a contrastare il formarsi di gravi sensi di colpa nei loro figli.