Il violento libello Degli ebrei e delle loro menzogne , pubblicato nel 1543 da Lutero (1483-1546), è diventato celebre nel XX secolo - molto piú che nel XVI - per l'uso strumentale fattone dalla propaganda nazista. Nella riflessione apertasi dopo Auschwitz sulle responsabilità e sui precedenti della Shoah, la cultura e la società europea sono state costrette a fare i conti con la lunghissima storia dell'antiebraismo cristiano, e nel mondo protestante Lutero ha costituito un termine di confronto obbligato. I risultati della discussione intorno al rapporto tra l'antiebraismo di Lutero e il moderno antisemitismo, raccolti nell'apparato critico che accompagna questa traduzione condotta sulla prima edizione tedesca dell'opera, offrono la possibilità di verificare i termini reali della questione, stimolando cosí la presa di coscienza delle forme larvate di razzismo che hanno accompagnato la lunga storia dell'Europa cristiana. «Lutero non è responsabile della Shoah... Il passato e il presente sono divisi da abissi profondi, i loro legami non sono quelli superficiali e grossolani che un facile e deresponsabilizzante determinismo è portato a vedere. Le differenze tra l'antiebraismo e poi antigiudaismo cristiano e l'antisemitismo razzista e nazifascista restano grandissime». Adriano Prosperi