Delfino o farfalla?, tra mari e piscine, è la ricerca del nuoto perduto, quello imparato sin dalle prime bracciate senza paura nel laghetto silano di Lorica e, poco dopo, nella cittadella dello sport di Siracusa. Per il protagonista, Simone, il nuoto costituisce apparentemente una sfida di affermazione del proprio talento, la richiesta di “attestazione della propria esistenza”, il riconoscimento del proprio valore. Attraverso prove di brevetti, allenamenti e gare in piscine, testimoni parlanti dell’evoluzione dei luoghi e dei personaggi che li attraversano, la traversata si rivelerà un’occasione per scoprire o riscoprire sentimenti smarriti o fuggiti, episodi di vita, persone e relazioni, in cui l’acqua diviene strumento di comunicazione a dispetto delle convenzioni, e le piscine un luogo dell’anima in cui coltivare il passato, il presente e il futuro degli affetti e dell’esistenza. Nel percorso alla riconquista del nuoto perduto, in seguito alla ribellione alle imposizioni e alle interposizioni familiari - tra le numerose fughe e i tanti ritorni - le emozioni vengono vissute all’asciutto, scandite da brani musicali dai testi pieni e intensi.La storia del bambino che sognava di volare sull’acqua e che da adulto si impose di rivivere l’esperienza alla quale si era sottratto, alla fine, diviene un’educazione sentimentale che culmina nella realizzazione di un’impresa a suo modo straordinaria, ovviamente natatoria.