Sul modello verista, Emilio De Marchi (1851-1901) offre in questo romanzo ambientato a Milano un vivido spaccato della società tardo ottocentesca e in particolare della borghesia che in quegli anni, seppure con difficoltà, andava affermandosi. L'umile impiegato Demetrio, dopo il suicidio per debiti del fratellastro, deve occuparsi della cognata Beatrice, di cui finisce per innamorarsi. Pur conducendo una vita di sacrifici per poterla salvare dai creditori, non verrà da lei ricambiato tanto da dover assistere impotente alle nozze di lei con un ricco cugino.